martedì 16 febbraio
Chiarisco l’agibilità dei percorsi che portano al nostro rifugio, se non nevica ancora durante la corrente settimana. Strada vecchia solita che costeggia il torrente: il manto nevoso copre tutto il tragitto e si cammina bene perché è stato calcato dagli sciatori che fanno sci alpinismo. E’ consigliabile usare i ramponcini, che aiutano a limitare la fatica, anche se non sono necessari. La strada tagliafuoco, quella più lunga che si inerpica distante dal torrente: il fondo non è ben pressato, ma é comunque accessibile. In questo caso si cammina meglio con le ciaspole. Dal rifugio in poi, dintorni e verso il Colombé: sono necessarie le ciaspole perchè la neve è alta e morbida. Bivacco Cai Macherio: si raggiunge di buon’ora con gli sci da alpinismo, fatica dimenticata dalla fantastica discesa. Attenzione quando si sale che il sole non sia già alto da ammorbidire la bianca coltre. Io mi fermo comunque al rifugio, dopo la salita per la strada vecchia, più ripida ma meno lunga. Al ritorno sceglierò la strada tagliafuoco che offre, oltre ad una vegetazione alquanto variegata, una panoramica sulla media valle e sul lago d’Iseo che vale la pena. Se l’agibilità dei percorsi cambierà, sabato aggiornerò. Le foto sono di domenica 14 febbraio.