Anche quest’anno il ghiaccio ha creato una scultura molto particolare, proprio a destra del rifugio nei pressi del torrente. Ogni volta l’opera d’arte che si realizza dallo spruzzo di minuscole particelle d’acqua è sempre diverso. Quest’inverno il risultato ricorda le meduse: le stalattiti che scendono massicce assomigliano ai tentacoli e la parte sopra riporta al corpo. Ciò che rimane sempre lo stesso è il particolare colore azzurro. Osservando dall’alto della mulattiera che porta al bivacco Cai Macherio, la scultura sembra un grande diamante azzurro, quasi uno zaffiro. Il ghiaccio azzurro dipende dal fatto che la neve che si deposita sulla superficie, e poi solidifica, contiene molti spazi pieni di aria. Quando il ghiacciaio si muove, l’aria si libera modificando la struttura dei cristalli, che diventano blu (tratto da Focus). Lunedì 22 febbraio, complice l’aria tiepida ed il caldo del sole, era continuo il fluire del ghiaccio che sotto ha iniziato a sciogliersi. Si deve dunque fare attenzione a non avvicinarsi troppo se si sente tepore nell’aria.