Proseguendo sopra il paese, sulla strada asfaltata che porta a Volano, la prima segnaletica riporta la scritta “Boa”. Ai viaggiatori della scoperta e della conoscenza suggerisco di seguirla per giungere, dopo aver camminato in mezzo a pini ed abeti, ad una piccola chiesetta molto particolare, intima e raccolta. Ho usato il termine piccola vicino a chiesetta proprio perché è piccola piccola. Ma che fascino! In paese è nominata ” La chiesetta dei morti di Boa”, perché è stata edificata in devozione ai morti per la peste, probabilmente la terribile pestilenza del 1630. Infatti dentro la cappella, a sinistra si può leggere “Abside-Ricordo-Morti-Peste-Data-Molto-Remota” ( la delibera per la costruzione della santella di Boa reca la data del 16 agosto 1778). A sinistra un’opposta scritta riporta altre informazioni: “Navata-E-Portico-Fabbricati-Durante-Guerra-Mondiale-1915-1918-Parroco-Bonomini”. Apprezzabili gli affreschi e gli altri arredi. La racchiude una cancellata, preceduta da un elegante portico sostenuto da due colonne ed un muretto. Tutto invoglia alla preghiera o ad un’intima raccolta. Intorno prati, boschetti e baite. In estate, dopo un periodo di siccità, per quanto possa esserlo in montagna, è tradizione che la gente del paese si rechi una domenica pomeriggio alla chiesetta, dove viene celebrata una Santa Messa pregando anche affinché arrivi la pioggia.