Dopo le sorprendenti miti temperature del periodo natalizio, è arrivato il freddo tipico di questa stagione ed il ghiaccio dell’inverno sta ricoprendo l’ultima neve rimasta sulle mulattiere che conducono al nostro rifugio. Suggerisco dunque, a coloro che vogliono raggiungere il Volano per la strada tipica che costeggia il torrente, di munirsi di ramponi perché, anche se per pochi tratti oltre i parcheggi vicino al ponte Serio/del Sergio( come diciamo noi cimberghesi), la salita può essere rischiosa. Per la strada bianca antincendio, nonostante i tratti ghiacciati dall’ultima fontana in poi, si riesce a camminare con un poco di attenzione. Dal rifugio in su la neve ricopre il paesaggio ed è possibile ciaspolare o camminare. Se si sceglie di andare verso nord per raggiungere Nicol e o la Zumella si va incontro al sole che da noi ritornerà ad illuminare il terreno dal 20 gennaio in avanti. Per il momento siamo in pieno inverno: torrente ricoperto da uno strato di ghiaccio in superficie, mentre l’acqua sotto continua a scorrere( se ne sente la musica) e cascata di ghiaccio che aumenta ogni giorno. Quest’anno a me sembra un gigante coperto da un mantello. Ed a voi cosa pare? Ricordo che il rifugio è aperto nella giornata di domenica. Servono mascherina e certificazione verde rinforzata per entrare e gustarsi una bevanda calda tipo vin brulé o bombardino, oppure la golosa cioccolata calda allo zenzero, alla menta, alla cannella e peperoncino, all’arancia(…), oppure una calda tisana ai fiori di tiglio, al profumo d’oriente, al chai cioccolato(…), oppure le diverse tipologie di tè. Oppure anche solo per salutare o chiedere informazioni.
Ps.
La natura è il miglior antistress che esista. Parola mia.