Lunedì 24 aprile, arrivando al rifugio, che emozione risentire il rumore che fa il torrente quando l’acqua scorre. Mai apprezzato come in questo periodo di crisi idrica. Avrà contribuito certamente la pioggia dei giorni passati aiutata dalla neve che si sta sciogliendo sulle cime, ma il fatto è che sia sentire sia vedere le “chiare e fresche acque” alleggerisce il cuore come se tutto stesse ritornando a posto. Mentre si riempie il torrente ha un suo disegno: prima si percepisce il suono dell’acqua, poi la si vede arrivare, riempire man mano tutte le cavità, avvicinarsi e proseguire nel suo percorso. E’ il torrente Re che, dopo aver raccolto tutte le acque che riversa il Tredenus ( il cui nome significa “dispensatore di acque) scende al paese di Capodiponte per gettarsi nel fiume Oglio.