Sta ritornando il sole al Volano. Uno dei pochi punti fermi che ancora rimangono sono dati dai fenomeni fisici ciclici naturali, come la rivoluzione terrestre intesa come il percorso che la terra compie intorno alla nostra stella. Da metà novembre fino al venti gennaio, il sole rimane troppo basso rispetto alle nostre montagne così che i suoi raggi rinunciano ad illuminare la conca davanti al rifugio. Ecco perchè qua anche la brina ricopre come la neve e tutto intorno il terreno è sempre niveo, l’aria pungente e perchè si forma una scultura di ghiaccio vicino al torrente, diversa ogni anno. Attualmente sembra una parete di stalattiti, a volte bianca, altre azzurra. Come dicevo, il sole sabato finalmente ha lambito il rifugio: un attimo e poi se n’è andato. Domenica qualche minuto di più e così sarà ogni giorno, finché verso metà febbraio riprenderà il suo normale percorso quotidiano. La meraviglia del paesaggio innevato è da vivere e con il sole è anche meglio. Sabato 27 gennaio porte aperte al rifugio, in senso metaforico.