Unica costruzione sul lato destro della mulattiera( le altre baite sono tutte a sinistra): il rifugio. E’ stato costruito nei primi anni 30 dal bisnonno come malga-rifugio, con pietra in granito del posto cementata con la calce prodotta nella calchera vicina. La struttura nel corso degli anni si è evoluta, rispettandone però il carattere originale. Ogni anno abbiamo cercato di apportare delle migliorie al rifugio per comunicare al turista e alle montagne il nostro rispetto e ringraziamento. All’inizio degli anni ’90 abbiamo fatto il lavoro più importante:
Il tetto , inizialmente con falda ad est ed ora ad ovest, è stato modificato per poter aumentare lo spazio nella zona notte: siamo così riusciti ad ottenere 6 camere per un totale di 25 posti letto(4/6/8posti letto a castello), divise da tramezze in legno, ed un bagno unico con doccia ed acqua corrente calda e fredda. Vi si accede per mezzo di una scale a chiocciola situata vicino alla cucina.
Nei pavimenti le traversine di legno e paglia sono state sostituite da piastrelle in cotto toscano e sono stati aggiunti i terrazzi in legno nel muro che guarda ad ovest.
Al pianterreno c’è la zona ristoro, con il bar ed un bagno esterno con doccia per i campeggiatori.
Nel piano interrato, dalla vecchia stalla abbiamo ricavato una taverna-ristorante e dalla cantina una tavernetta accuratamente arredata da Valentina con oggetti rustici del tempo passato. Racconta Assunta :” La prima volta che sono entrata nel rifugio, mi ricordo il muro tutto nero per la fuliggine della stufa. Quanto faticare x toglierla! Quante mani di bianco! E quando dormivamo sul solaio, pieno di fessure su ogni lato, con il vento freddo che entrava a farti compagnia di notte e la pioggia che naturalmente gocciolava proprio sul tuo letto! Ma sono ricordi preziosi che uniscono noi che li abbiamo vissuti.”