Ecco come si presentava il Tredenus sabato sera al tramonto del sole. Il nome Tredenus non ha nulla a che vedere con il termine noce come si potrebbe pensare poiché “nus” nel dialetto di Cimbergo significa “noce”. Invece studi fatti dicono che il nome significa ” colui che versa i torrenti” (” Cimbergo”, F. Bontempi). Infatti numerosi sono i rivoli che sgorgano da questo massiccio e che scendono a valle. Dopo che è piovuto stupisce sempre osservare quanti sono i torrentelli e le tante cascate che dipingono questo anfiteatro naturale. Il Tredenus offre inoltre diverse vie a coloro che amano arrampicare, che possono usare come base d’appoggio il Bivacco Cai-Macherio. Nella stagione invernale, dona la possibilità di praticare lo sci alpinismo. Ancora poco conosciuto come discesa alpinistica, regala ai praticanti questo tipo di sport la possibilità di avere molto spazio a disposizione e l’emozione di sentirsi liberi. Questi monti, soprattutto, suscitano innumerevoli sentimenti al solo osservarli, cosa che non mi stanco mai di fare. E, come ripeto spesso, ogni volta mi sembrano diversi anche se li osservo da un bel po’ di anni ormai.
La foto sopra mostra il sorgere del sole sulla conca del Volano.